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Per una volta arrivano notizie piacevoli che potrebbero dare una svolta decisiva al problema del cambiamento climatico che sempre più interessa il nostro pianeta.
Secondo un recente studio condotto dal Centro per l’Economia e la Ricerca di Washington, lavorare di meno e dedicare più tempo allo svago potrà arrestare sensibilmente il riscaldamento globale: se le società in via di sviluppo eviteranno di adottare il sistema lavorativo americano (fatto di troppe ore lavorative e di pochissime ferie) a favore del modello europeo (strutturato in giornate lavorative con orari più ragionevoli affiancate ad una giusta dose di vacanze e tempo libero), la produzione di emissioni di gas a effetto serra ridurrà notevolmente e le temperature potranno tornare accettabili entro metà del 2100.

 

“Il rapporto tra lavoro e produzione di emissioni è complesso ma chiaro; è facilmente comprensibile che l’abbassamento dei livelli di consumo potrebbe ridurre le dannose emissioni di gas”, afferma l’economista David Rosnick, autore di questo nuovo studio. Le fabbriche, come tutti i luoghi di lavoro,consumano enormi quantità di energie; riducendo le ore lavorative naturalmente si diminuirebbe anche la quantità di anidride carbonica rilasciata nell’atmosfera.

 

 

Il ragionamento non fa una piega, se non fosse che non è possibile prevedere come i lavoratori decideranno di trascorrere il loro tempo libero! Lo stesso Rosnik ne è consapevole, ma i dati da lui analizzati parlano chiaro:  il passaggio al sistema europeo costerà un quarto dei guadagni complessivi di un’azienda, ma potrà prevenire un aumento della temperatura fino a 1,3 gradi; per ottenere questi risultati gli americani dovranno accettare di diminuire gli orari lavorativi dello 0,5% ogni anno, iniziando con un calo del 10% nel 2013: “E’ un calo a cui si può sopperire con la tecnologia – afferma Rosnik – e’ solo qualcosa che si deve decidere di fare. Anche i paesi emergenti sono a un bivio, e possono scegliere quale modello adottare”.

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In fondo, aggiunge Rosnik, un minor numero di ore di lavoro non significherà meno efficienza. Grazie alla tecnologia, potremo essere in grado di produrre lo stesso volume di affari impiegando meno ore lavorative.
In fondo, aggiungiamo noi, lavorare meno potrà anche significare lavorare tutti. In questo modo si potrebbe far ripartire l’economia con un sistema senz’altro più umano e rispettoso dell’ambiente.