Si chiama “Piedelibero” ed è un progetto già avviato da qualche anno dal Comune di Firenze in collaborazione con la Cooperativa Ulisse che prevede il riciclo e la messa a nuovo di biciclette abbandonate ad opera di detenuti ed ex detenuti.

Firenze presenta Piedelibero, il brand di bici riciclate dai detenutiL’iniziativa si pone l’obiettivo di favorire il reinserimento sociale dei detenuti attraverso l’attività lavorativa, e allo stesso tempo rimettere in circolazione le bici inutilizzate della depositeria comunale altrimenti destinate alla rottamazione. Ma oltre al restauro c’è di più, perché nelle nuova fase del progetto le biciclette subiranno un vero e proprio restyling estetico che comprende la scelta di colori e accessori e saranno presto commercializzate sotto il brand “Piedelibero ri-cicli”.

Le tre ciclofficine attualmente attive, nel carcere di Sollicciano, nell’Istituto penale minorile Meucci e nella struttura della cooperativa Ulisse, vedono per ora impiegate dieci persone di cui tre minori. 900 sono le bici salvate dalla depositeria comunale e 600 quelle vendute ogni anno (circa il 20% dei mezzi non è riutilizzabile).

In vendita tre modelli di bici Piedelibero“: c’è la Restaurata, ovvero una bici dalle linee classiche, recuperata e rimessa in circolazione con un restauro funzionale (costo tra i 40 e i 70 euro, prenotabile on-line e ritirabile in officina); c’è la Nuova, assemblata e personalizzata con accessori base, plus e top, acquistabile on line ad un prezzo tra i 190 e i 280 euro, a seconda del pacchetto accessori che si sceglie; infine c’è la Rigenerata, una bicicletta completamente recuperata, smontata, riverniciata a pennello e riassemblata con accessori top, un prodotto di artigianato di qualità e fascia di prezzo superiori, acquistabile sempre on line al prezzo di 400 euro.

Fonte: bikeitalia.it

 

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