Un’incredibile scoperta avvenuta in Siberia getta nuova luce sulle conoscenze dell’era glaciale.
Rinvenuti nel permafrost di una caverna, completamente intatti nelle fattezze, con la pelliccia inalterata e le vibrisse integre sul muso, due cuccioli di leoncino risalenti a circa 10.000 anni fa sembrano appartenere – secondo le prove condotte sul DNA – ad una specie preistorica di cui in passato già si erano rinvenute tracce sempre nella stessa zona geografica.
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Questa volta però ci troviamo di fronte a due esemplari perfettamente conservati grazie all’azione del terreno ghiacciato che ne ha custodito e protetto i corpi per millenni.
Uyan e Dina – questi i nomi attribuiti ai due cuccioli – sarebbero deceduti dopo appena due settimane di vita; i primi studi condotti sugli animali confermano anche la loro appartenenza alla specie della Panthera spelaea, completamente diversa da quella a cui appartengono i leoni che abitano oggi il pianeta.
Ulteriori analisi verranno eseguite nei prossimi mesi presso l’università di Groningen (Olanda) con la speranza di comprendere definitivamente la causa che portò questi animali verso l’estinzione.

 

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