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Curare la depressione in modo naturale si può, basta impastare il pane!

La notizia arriva dal Regno Unito, dove negli ultimi tempi è aumentato notevolmente il numero di associazioni e gruppi che praticano questa forma di cura.[banner]L’interesse verso la panificazione è cresciuto grazie alla storia di John Whaite, vincitore del reality televisivo Great British Bake Off , che in un’intervista ha raccontato di aver sofferto di una depressione paralizzante, guarita solamente grazie alle ore spese ad impastare pane.
Whaite, ambasciatore della campagna “Baking a smile”, dopo aver dichiarato che “fare il pane è come un Prozac senza pillola”  è stato letteralmente inondato da messaggi di persone che volevano saperne di più sulla sua esperienza.

In realtà che svolgere lavori manuali avesse un effetto benefico per i pazienti che soffrono di depressione e di altri disturbi mentali, era già un fatto noto. Sono tantissime infatti le panetterie in tutta la Gran Bretagna che organizzano iniziative e workshop per aiutare le persone ad affrontare diverse sfide: la Better health bakery di Londra offre corsi di collocamento per gli adulti che vivono con problemi di salute mentale, il forno di Aberdeen offre esperienze di lavoro ad adulti con problemi di apprendimento e lo Yeatman Hospital di Sherborne organizza gruppi di pianificazione per pazienti anziani con demenza.

Impasta che ti passa: fare il pane riduce stress e depressione Anche in Italia non mancano casi di laboratori che puntano sulla  panificazione come attività riabilitativa. Un esempio è quello che arriva dal carcere di Marassi di Genova, dove da diversi anni i detenuti si adoperano per produrre il “pane dei galeotti” e altri prodotti da forno, venduti presso le Coop locali e i mercati rionali della città.
Un progetto di successo che ha dato modo ai detenuti non solo di creare un’attività economica collegata con il territorio e con il mercato locale, ma anche di raggiungere una professionalità elevata che sarà loro molto utile nell’immediato futuro.

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